"DECIMA REGIO"
Inno della Regione Friuli Venezia Giulia
Inno della Regione Friuli Venezia Giulia
Questo è l'inno della Regione Friuli Venezia Giulia, scritto dal M° Giovanni Canciani (1936-2018) nel 2004 ed enormemente apprezzato dall'allora Presidente Illy nel 2005, sia pubblicamente (in occasione del concerto di presentazione tenutosi a Udine nella Basilica della Madonna delle Grazie), sia in forma privata con una lettera protocollata della Presidenza della Regione.
Il brano fu offerto gratuitamente dal compositore, che è stato un grande esponente della cultura del Friuli: mira all'unità ed alla coesione di tutta la variegata popolazione del FVG, mantenendo le diverse tradizioni ed identità culturali.
Giovanni Canciani nasce a Paularo nel 1936. Si trasferisce a Torino nel 1957 dove compie gli studi classici al " Regina Margherita" e gli studi musicali al Conservatorio G. Verdi. Insegnante prima all'Istituto Rosmini e successivamente alla Scuola Civica " A. Monti " di Torino, nel 1986 fonda l'Ass. Musicale "Sintagma Musicum" che fino al 1993 aveva fornito alla città una media di circa cinquanta concerti all'anno. Come musicologo è stato critico musicale del settimanale torinese "Il Nostro Tempo" e, come esperto di organaria ed organologia, faceva parte della commissione di tutela degli organi antichi presso la Sovrintendenza ai musei e gallerie del Piemonte. Per conto della Regione Piemonte istituisce vari corsi di restauro per la conservazione degli strumenti musicali antichi. Nel 1982 fonda in Carnia il "Gruppo Promozione Musicale" per la diffusione della cultura e della musica. Nel 1991, da sindaco di Paularo, promuove ed organizza le celebrazioni per il tricentenario della nascita di J. Linussio. Nel 1993 realizza a Paularo nella settecentesca "Casa Scala", il museo "La Mozartina", costituito dalla sua preziosa raccolta di strumenti musicali antichi, restaurati e sonanti. Il Maestro Canciani è stato il fondatore e direttore per molti anni della Scuola di Musica della Carnia (AMC) e alternava la sua attività di compositore con quella del restauro e recupero degli strumenti musicali antichi.
Le composizioni del M° Giovanni Canciani rappresentano, dal punto di vista dello stile, una sorta di sintesi tra barocco, classicismo e primo romanticismo. La scelta del linguaggio tonale è perfettamente coerente con i fini estetico - didattici dell'autore, profondamente convinto che l'arte musicale per avere la caratteristica dell'universalità deve essere di immediata intuizione, memorizzabile, dialetticamente logica nel pensiero e nella forma e soprattutto deve esprimere i sentimenti più comuni e immediati dell'uomo: la gioia, il dolore, la fede nel trascendente e l'amore per il creato, il mondo e la natura.
L’inno “Decima Regio” è un compendio di cultura e saggezza. Scritto dal M° Canciani nel 2004 a scopo filantropico come dono alla sua Regione, è costituito da un organico maestoso (orchestra e coro misto) e da una forma tripartita A-B-A.
La parte B è un omaggio alla collocazione del FVG in Europa, dato che viene citato musicalmente il celebre "Inno alla Gioia" di Beethoven, che è l’inno ufficiale dell’Unione.
Il testo dell’inno esprime all’inizio l’appartenenza di tutto il territorio all’impero romano, mostrando le radici comuni alle odierne 4 macro aree; poi invita alla fratellanza con tutti i territori confinanti, nello spirito dell’Unione.
La lingua prescelta non è l’Italiano, né il Friulano o un qualsiasi dialetto locale. E’ bensì il latino, idioma comune a tutte le lingue contemporanee europee, scelto proprio per evitare alla radice qualsiasi polemica particolaristica e localistica.
Infine la musica è maestosa però orecchiabile, molto riconoscibile, facile da memorizzare ed assai piacevole all’ascolto.
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Lettera protocollata del Presidente Illy al M° Canciani.
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Testo:
Decima regio, romana filia, aquilejensis patria, Per vias tuas mundus cognovit humanitatis cultum. Hodie simul, julia regio, in europea patria, Proximis tuis, porrigis manum in unitatis spiritu. Traduzione: O decima regione, figlia di Roma, patria d'Aquileja, Attraverso le tue strade (consolari) il mondo ha conosciuto la civiltà. Oggi similmente, o regione giulia, nella patria europea Ai tuoi confinanti porgi la mano, nello spirito dell'unione. |
Rassegna stampa
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